Il video vi mostra tre modi per rilevare il sabotaggio dei sensori di allarme a contatto magnetico. I sensori a contatto magnetico che si installano per il monitoraggio dei varchi come porte e finestre, se non si usa qualche accortezza, possono essere facilmente ingannati dall’applicazione di magneti esterni.
I contatti magnetici Wireless hanno l’opzione sabotaggio che è possibile abilitare sul contatto reed non utilizzato.
I contatti magnetici a scomparsa o esterni di tipo filare non hanno la possibilità di rilevare il sabotaggio da magnete esterno a meno che non si utilizzi un contatto reed supplementare.
Un contatto magnetico di tipo filare più evoluto che risulta immune a questo tipo di sabotaggio è il sensore Clic della Tsec.

Schema di collegamento a doppio contatto magnetico antimanomissione.
video sui bilanciamenti dei sensori
In questo video vi farò vedere tre modi per rilevare il sabotaggio su tre
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diversi rivelatori a contatto magnetico.
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Il primo è questo, è il contatto magnetico wireless MC100 della INIM.
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Con questo sensore, quando allontaniamo il suo magnete, il led rosso si accende per segnalare l'apertura del contatto.
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Ma cosa succede se prima di aprire la porta su cui è montato il magnete, un malintenzionato
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posizione una calamita all'esterno della porta e la apre?
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Il rivelatore non segnala l'intrusione perché il contatto reed viene mantenuto chiuso dalla calamita.
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Solo quando allontaniamo la calamita il contatto reed del sensore si apre.
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Se apriamo il sensore possiamo vedere sul lato lungo il contatto reed, composto da due
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lamelle di metallo in un'ampolla di vetro, utilizzato per segnalare gli allarmi.
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Anche sul lato corto del sensore è presente un contatto reed.
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Quando ho avvicinato la calamita per simulare il sabotaggio ho causato la chiusura di entrambi
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i contatti reed, cosa che non succede se avvicino il magnete del sensore.
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Grazie alla presenza del secondo contatto reed sul lato corto, il sensore è in grado,
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con la dovuta configurazione, di rilevare la manomissione.
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Andiamo a configurare con SmartLeague il contatto reed posto sul lato corto.
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Dal programma SmartLeague dobbiamo aprire la schermata di configurazione del sensore,
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tra le opzioni dobbiamo abilitare la voce MC100 Sabotaggio su relè reed non utilizzato MC100.
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Con questa opzione abilitata faremo un'altra prova di sabotaggio e vedremo cosa rileva
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il sensore dalla schermata di monitoraggio zone del programma.
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Dal menù clicchiamo la voce MC100Controllo CentraleMC100 e poi Monitoraggio. Clicchiamo sulla scheda Zone.
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Il sensore è stato installato sul terminale 1 dell'espansione numero 2, al momento questo si trova a riposo.
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Se ora avviciniamo la calamita, il contatto reed sul lato corto si chiude e il sensore
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segnala visivamente il sabotaggio con l'accensione del LED.
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Vediamo ora cosa rileva la centrale.
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Lo stato Zona da verde è diventato giallo che significa zona in sabotaggio.
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Come avete visto è stato sufficiente abilitare l'opzione per il sabotaggio senza realizzare
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i bilanciamenti visti per i sensori volumetrici.
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Questo perché la comunicazione con la centrale avviene prima via radio e poi via BUS con
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protocolli più sofisticati e non con semplici valori resistivi sui terminali filari.
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Se volte approfondire l'argomento dei bilanciamenti trovate il link nella descrizione e nei video suggeriti.
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Ora vediamo come rilevare il sabotaggio sul contatto magnetico a scomparsa.
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Questo contatto a due coppie di fili.
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Viene venduto con la coppia di fili del contatto reed già sguainati.
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L'altra coppia non sguainata rappresenta il tamper che solitamente non viene usato.
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Questo rivelatore non è sofisticato come il precedente ma utilizzeremo lo stesso meccanismo.
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Cioè andremo a utilizzare due contatti reed ed un solo magnete.
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Naturalmente il magnete dovrete posizionarlo in modo che agisca su uno solo dei contatti.
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Tra i due contatti ho lasciato tre centimetri.
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Questo sarà il nostro contatto di allarme e l'altro il contatto di sabotaggio.
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Anche su questo simuliamo il sabotaggio.
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Per verificare lo stato del contatto collego il multimetro e seleziono la funzione continuità.
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Quando allontano il magnete il contatto si apre, ma se posizioniamo la solita calamita,
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posso aprire tranquillamente la porta senza far scattare l'allarme.
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Ora colleghiamo il multimetro sul contatto magnetico di sabotaggio.
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Verifico che funzioni correttamente.
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Questo contatto deve rimanere sempre aperto e se si chiude, come in questo caso, so per
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certo che si è verificato un tentativo di manomissione.
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Se allontano la calamita il contatto reed torna a riposo, cioè si riapre.
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Come possiamo fare per segnalare alla centrale la chiusura del contatto di sabotaggio? Possiamo farlo in due modi.
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Possiamo dedicare un terminale 24 ore su cui collegare il contatto e se abbiamo più di
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uno di questi contatti, facilmente uno per ogni finestra, li colleghiamo tutti in parellelo
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sul terminale dedicato al sabotaggio.
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Se uno solo di questi contatti si chiude, il terminale andrà a massa e la centrale farà suonare la sirena.
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Per impostare il terminale, aprite la finestra di configurazione.
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Inserite una descrizione tipo: Sabotaggio CM, scegliete il tipo 24 ore e come bilanciamento: normalmente aperto.
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Impostandolo come 24 ore il terminale sarà sempre abilitato a generare gli allarmi indipendentemente
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dallo stato di inserimento o disinserimento della centrale.
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Con questo tipo di configurazione non sapremo quale contatto di sabotaggio è andato in
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allarme e andremo a impegnare un terminale che potremmo utilizzare per una zona.
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Il modo migliore è quello di utilizzare il bilanciamento su ogni sensore.
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Vediamo come realizzare il singolo bilanciamento.
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Prendiamo un filo già sguainato, uno di ogni sensore e colleghiamoli con uno dei fili del cavo che va in centrale.
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Io sto usando un cavo a quattro fili ma uno a due e più che sufficiente.
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Ora prendiamo il secondo filo del contatto di allarme e ci colleghiamo un resistore da 6,8 kΩ.
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In fine prendiamo il resistore e il secondo filo del contatto di sabotaggio e li colleghiamo
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al secondo filo del cavo che va in centrale.
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In questo modo abbiamo collegato in serie il resistore al contatto magnetico di allarme
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e poi in parallelo i due contatti magnetici.
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Dopo che avrete collegato il cavo al terminale della centrale o di una espansione, a seconda
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delle vostre esigenze, aprite il programma per configurare il terminale.
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Configuriamo per esempio il terminale 3 dell'espansione filare.
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Aggiungiamo la zona sul terminale col tasto destro.
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Doppio click sul terminale per entrare in configurazione.
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Scegliamo bilanciato alla voce bilanciamento.
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Con questo la configurazione è terminata.
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Abilitiamo la lettura in tempo del valore della resistenza vista dal terminale.
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Il valore letto a riposo corrisponde al valore del resistore che abbiamo collegato al sensore.
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Se allontaniamo il magnete il sensore va in allarme e se lo avviciniamo torna a riposo.
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Se avviciniamo una calamita per ingannare il sensore il terminale lo vede come un sabotaggio.
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Anche nella schermata di monitoraggio Zone potrete verificare lo stato del sensore.
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Osservate come cambia lo stato della zona.
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Un eventuale sabotaggio viene mantenuto in memoria anche dopo il ripristino.
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Un terzo contatto magnetico molto interessante è quello della Tsec.
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Questo modello si installa sui montanti in metallo delle porte blindate.
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Con questo sensore anche se avvicino una calamita esterna, questa non riesce a tenere chiuso il contatto.
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Il sensore torna a riposo solo se avvicino il magnete frontalmente.
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Il perché si comprende da questa immagine che trovate anche sul sito del costruttore.
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Questa è il classico contatto reed che abbiamo visto prima.
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Nell'ultimo caso all'introduzione di un magnete esterno si apre il contatto anche a varco
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chiuso, ma nelle prove che ho eseguito non è stato così, probabilmente perché il magnete
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da me utilizzato non era sufficientemente potente per questo sensore.